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Neuromarketing per prevedere azioni dei consumatori

Per fare marketing con successo è importante capire come ragionano gli utenti nel momento dell’acquisto. Applicare le strategie di neuromarketing alle attività web permette di raggiungere gli obiettivi di business, dato che l’esperto di marketing evoca stati d’animo ed emozioni motivanti, che portano la persona all’azione.

Cos’è il neuromarketing

Il termine neuromarketing nasce dall’unione di marketing e neurologia oltre che psicologia e individua come reagisce il cervello a determinati stimoli che riguardano un brand, un prodotto o servizio o una pubblicità. L’obiettivo finale è determinare i fattori e le motivazioni che spingono all’acquisto studiando i processi celebrali e mettendo in campo alcuni elementi del marketing tradizionale come:

  • Market intelligence;
  • market intelligence;
  • product design e servizi;
  • le comunicazioni;
  • i prezzi;
  • branding;
  • posizionamento;
  • il targeting;
  • vendite e canale.

Quali sono i principi del neuromarketing?

Il cervello umano si compone di:

  • emisfero sinistro: centro del pensiero logico e lineare, del linguaggio e della matematica;
  • emisfero destro: centro del pensiero concettuale e metaforico, delle arti e della creatività.

Le due parti sono distinte tra loro e hanno ciascuna una funzione specifica e a queste si aggiungono altre tre parti con il cervello razionale che pensa e condivide le deduzioni con le altre due parti, il cervello intermedio che ascolta ed elabora emozioni e sentimenti profondi e il cervello primitivo, che analizza le informazioni e prende le decisioni.

Una valida comunicazione di marketing mette in attività e stimola tutte le parti del cervello per raggiungere gli obiettivi.

Chi decide: il cervello primitivo

Il vero decisore e la zona da analizzare per prevedere le azioni dei consumatori è il cervello primitivo che da milioni di anni assicura la sopravvivenza dell’uomo. Tra le caratteristiche di questa parte del cervello ci sono egoismo, sensibilità ai contrasti netti e concretezza. Il cervello primitivo permette di prendere decisioni velocemente e va alla ricerca continua della sicurezza, di ciò che è familiare e può essere riconosciuto facilmente. 

Per questo chi lavora al marketing deve realizzare messaggi concreti, facili da ricordare e in cui il valore e il contenuto più importanti sono presentati all’inizio della comunicazione. 

Non solo. Il cervello primitivo lavora con la vista che predomina gli altri sensi dato che esiste una connessione diretta tra nervo ottico e questa parte del cervello. Per questo le informazioni sono acquisite 25 volte più velocemente rispetto al nervo uditivo. Infine, le neuroscienze hanno dimostrato che il cervello primitivo reagisce fortemente alle emozioni, archiviandole nella memoria a lungo termine.

Come fare neuromarketing: la strategia corretta in 4 passi

Anche in Aggressivity usiamo il neuromarketing per fare comunicazione e prevedere le azioni dei consumatori. Per comunicare con il cervello primitivo usiamo una strategia che comprende 4 passi fondamentali:

  • diagnosticare la sofferenza, che genera stress e ansia e porta le persone a cercare un determinato prodotto e servizio;
  • differenziarsi dalla concorrenza esprimendo i vantaggi di un prodotto o servizio e i valori aziendali:
  • dimostrare il guadagno per il cliente che deriva dalla scelta di un prodotto o servizio;
  • inviare il messaggio, che deve essere chiaro e deciso, trasparente e concreto.

Con questa strategia è possibile attirare l’attenzione di clienti sempre nuovi per la tua azienda e aiuta l’imprenditore a raggiungere gli obiettivi di business aumentando costantemente vendite, conversioni e fatturato. Contattaci per saperne di più e ottenere la consulenza specializzata della nostra agenzia web!