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Twitter marketing: sono arrivati i Fleet

Chi si occupa di Twitter marketing si sarà accorto sicuramente di come anche Twitter abbia deciso di testare il formato Stories, come già avvenuto per Instagram e Facebook. Come? Proponendo anche in Italia i Twitter Fleet. Vediamo di cosa si tratta e quali sono state le prime reazioni della rete.

Twitter Fleet: di cosa si tratta

Mentre anche Linkedin sta testando le sue Stories, ecco che Twitter ha introdotto alla fine di maggio i Fleet, una nuova funzionalità che presto sarà disponibile per tutti gli utenti della piattaforma e a coloro che si occupano di Twitter marketing. Annunciata già il 4 marzo in Brasile, il Twitter Fleet è un nuovo modo per creare engagement. Si tratta, infatti, di contenuti che scompaiono dopo 24 ore e non danno la possibilità all’utente di aggiungere retweet, mi piace o commenti pubblici.

Proprio come avviene su Instagram i Fleet non vengono mostrati nel profilo dell’utente, ma solo nella parte alta della Home ed è possibile interagire con essi solo attraverso messaggi privati. Anche per quanto riguarda lo spazio disponibile, come per i Tweet tradizionali anche i Fleet hanno un limite di 280 caratteri, anche se possono essere integrati da foto, video e GIF animate. Per attivarli o vedere i contenuti si tratta di fare uno swipe up verso il basso, al posto del classico tap sullo schermo.

Twitter marketing: come si crea un Fleet?

Creare un Fleet è veramente semplice: basta aprire l’applicazione e toccare l’icona con il + accanto alla propria immagine profilo in alto a sinistra per aggiungere il contenuto da condividere. Tutti i contenuti condivisi saranno visibili dagli utenti in cima al feed o visitando i singoli profili e permetteranno l’interazione attraverso messaggi privati.

Perché Twitter ha deciso di introdurre i Fleet

Tante sono le motivazioni che hanno portato il social media di San Francisco a puntare sul formato delle Stories, a partire da concetto di “futuro privato” descritto da Mark Zuckerberg. Non tutti, infatti, si sentono a loro agio nel twittare per il fatto che i post sono pubblici e mostrano il tasso di engagement in termini di Like e Retweet. I Fleet, invece, sono perfetti per dar vita a conversazioni inedite con “meno pressione e più controllo”, come spiega il Product Manager di Twitter Al Adham.

Il risultato è la creazione di un canale di comunicazione più diretto e spontaneo, che piace ai giovani perché meno esposto alla valutazione sociale e più adatto alla narrazione quotidiana. Dal test avviato lo scorso marzo in Brasile è emerso come siano state molte le conversazioni avviate tramite i Fleet e dal 22 maggio 2020 questa funzionalità è disponibile anche in Italia per l’applicazione iOS e Android.

La risposta della rete ai nuovi Fleet di Twitter

Come per ogni novità che riguarda il mondo di Internet e dei social media, anche i Fleet di Twitter hanno scatenato il buzz della rete, con toni anche accesi. Chi si occupa di Twitter marketing avrà sicuramente notato l’hashtag #RIPTwitter, lanciato dagli utenti il giorno stesso dell’annuncio e subito diventato trending topic.

Sono in tanti, infatti, a dubitare dell’effettiva utilità dei Twitter Fleet, a confronto con altre modifiche e integrazioni molto più utili per chi fa Twitter marketing, come la possibilità di modificare i tweet dopo la pubblicazione.

Conclusioni

Ad oggi è davvero ancora troppo presto per dire se i Twitter Fleet avranno successo, anche se non è la prima volta che chi usa la piattaforma a scopo personale o professionale non è soddisfatto delle sue scelte. Tutti ricorderanno, ad esempio, timori e polemiche nati a seguito della decisione di Twitter di abolire il limite dei 140 caratteri, anche se poi tali timori si sono rivelati infondati.

Quello che è certo è che fare Twitter marketing è un elemento essenziale di ogni strategia di social media marketing, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda o dalle caratteristiche del servizio da promuovere. Chi vuole crescere sul web deve imparare a lavorare con hashtag, sintesi e velocità per trasformare Twitter in uno strumento alla base del successo dell’azienda.

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