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Quanto investire su Google Ads – Aggressivity risponde

Dopo aver parlato di Facebook, lo scorso mese, un’altra delle domande più importanti – e possiamo dire più frequenti – che ci vengono poste dai nostri clienti quando proponiamo loro delle campagne di Google Ads è “Quanto investire su Google Ads per ottenere più vendite?”

Questa domanda nasce nonostante i fiumi di parole che facciamo scorrere sul perché è importante investire su Google, su analisi e analisi del target di riferimento e sulle query, insomma l’ostacolo è sempre lì, sulla richiesta di quotare con razionalità l’investimento.

Rispondere con “dipende. Non possiamo prevedere le vendite” vuol dire essere professionali, a costo di apparire scontati. Una risposta apparentemente banale se si pensa a quanto complesso sia il sistema di Google Ads fatto sia di parametri che possiamo impostare e monitorare dall’interno del pannello ma anche di parametri esterni, fuori controllo come i competitor e i clienti finali.

Chiaramente dopo aver risposto con “dipende” costruiamo le condizioni per ottenere dei dati e proiettare i risultati con maggiore precisione.

Da dove partiamo?

Sicuramente dagli strumenti concreti che Google Ads mette a nostra disposizione per capire quale sia il budget minimo per poter entrare in competizione, permettendoci di simulare le nostre campagne.

Strumento di pianificazione delle prole chiave

Uno di questi è senza dubbio lo Strumento di pianificazione delle parole chiave che ci permette di conoscere il volume di ricerca per una data keyword, le sue varianti, il grado di concorrenza esistente e quanto dovremmo spendere per ciascun clic se desideriamo essere presenti nella prima pagina di ricerca (sia essa la parte superiore della pagina o quella inferiore).

Il CTR

Il CTR indica in percentuale quanti clic abbiamo ricevuto su un dato annuncio sulla base di quante volte è stato visualizzato, vale a dire la frequenza con la quale le persone cliccano su un annuncio.

Detto in parole più semplici se ricevi 5 clic su 100 visualizzazioni il CTR sarà del 5%. Un dato che permette di comprendere quanto sono pertinenti i tuoi annunci con le parole chiave che hai scelto nella tua campagna.

Il CPC

Il CPC rappresenta il costo che paghiamo per ciascun clic ricevuto ed è legato alle singole parole chiave. Attraverso lo strumento di pianificazione delle parole chiave, come abbiamo visto prima, è possibile stabilire il costo medio per ciascuna di esse. Il costo che Google Ads ci mostrerà rappresenta una media dei costi sostenuti per ciascun clic ricevuto.

Bisogna sempre però avere i piedi per terra e tenere in conto che questi strumenti non tengono conto chiaramente dell’offerta del sito in questione, della creatività degli annunci e di altri parametri che potrebbero condizionare la resa dell’attività. Si tratta sempre di una mera previsione.

Si potrà ragionare invece in maniera più concreta, e valutare un budget giornaliero, nel momento in cui otteniamo delle stime in termini di:

  • Clic giornalieri
  • Impressioni giornaliere
  • Posizione media
  • Previsioni su desktop e mobile
  • Previsioni sulle specifiche località

Dobbiamo poi ipotizzare un’offerta per ogni singolo clic e racchiudere il tutto entro un budget giornaliero totale.

Non è possibile stabilire a priori quale sia un budget ideale da investire nelle campagne su Google perché ogni azienda possiede un prodotto diverso, promosso a un target diverso, con approcci diversi e molto specifici.  

Inoltre, non escludiamo mai dal nostro ragionamento l’ipotesi che durante i mesi dell’anno la competizione per alcuni dei termini o per le opzioni di targeting scelte possa variare ( a volte anche pesantemente). Ricordate che una simulazione effettuata a ottobre per l’acquisto di articoli per mare potrebbe non valere allo stesso modo per il maggio dell’anno dopo.

Un consiglio che sentiamo di darti è che se desideri promuovere la tua attività a carattere locale non devi mai scendere al di sotto dei 10 euro al giorno perché difficilmente potrai ottenere un numero di conversioni rilevanti. Ci teniamo a precisare che si tratta di una stima che non è adatta a qualsiasi azienda (men che meno se parliamo di e-commerce).

Una regola sempre valida è la seguente: è importante ideare una strategia precisa per ogni brand.

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