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Destination branding: trasformare il luogo in marchio

Come saprai il brand è caratterizzato da una connessione emotiva che genera una reputazione positiva e guida il comportamento dei consumatori. A questo si aggiunge la fiducia, ma quello che forse non sai è che anche un luogo può essere considerato un marchio.

Il destination branding permette alla località di competere per risorse, persone, posti di lavoro e attenzione mediatica e per questo si parla oggi non solo di branding di prodotto, ma anche di branding del luogo.

Caratteristiche del destination branding

Il branding da sempre, fino da prima della rivoluzione industriale, si associa ai prodotti di consumo. Più recente è il destination branding che coinvolge le destinazioni turistiche e di cui si è cominciato a parlare dagli anni ’90.

Le località turistiche vedono nel branding del luogo una parte importante dell’arsenale competitivo e questa attività comprende gli investimenti in cultura, sport, eventi e tanto altro ancora. In particolare, la reputazione di una destinazione è data da tre elementi: conversazione, discriminazione e differenziazione e rende il marchio facilmente identificabile agli occhi del turista.

L’importanza di lavorare al tono del luogo

Ogni luogo si caratterizza per un’atmosfera e tono che parla della cultura del posto e la località deve saper raccontare le storie del quotidiano. Per questo fare destination branding significa comunicare un messaggio a residenti e visitatori tramite una campagna di marketing alla base della costruzione della reputazione del luogo.

In tal senso, il consiglio di Aggressivity è quello di offrire opportunità per scoprire e riscoprire continuamente gli spazi, che devono avere una forte destinazione emotiva. Ecco, allora, come il tono del luogo vada comunicato in modo materiale, simbolico e virtuale per avere un impatto nella costruzione e gestione della reputazione della destinazione.

Obiettivo del destination branding è quello d creare un tono di voce forte, distintivo e coinvolgente nelle relazioni online e offline con il pubblico e raccontare atmosfera, persone, patrimonio culturale e narrazioni della località da promuovere.

Cos’è la trasformabilità nel destination branding?

La destinazione va promossa attraverso la trasformabilità, ovvero la capacità di agire e pensare in modo sempre diverso per adeguarsi a nuove pratiche sociali e modi di vivere. Un esempio sono le vacanze sempre più localizzate a cui si aggiunge la richiesta di prodotti locali. Tra le nuove tendenze ci sono viaggi più brevi e frequenti e la maggiore sensibilità nei confronti di ambiente ed ecologia.

Oggi il turista cerca uno stile di vita sano e naturale e preferisce luoghi rilassanti, ma non per questo privi di fascino. In particolare questa rivalutazione del territorio è stata accentuata dalla pandemia da COVID-19, che ha portato il turista a rinunciare a mete lontane per riscoprire borghi e paesaggi vicini a lui.

Come realizzare la strategia di destination branding

Esistono alcuni step obbligatori per creare una strategia di destination branding vincente e si tratta di:

  • Documentarsi e trovare informazioni: in questo modo si evidenziano i punti di forza del territorio in termini di luoghi di attrazione, eventi e prodotti enogastronomici o artigianali;
  • Individuare il pubblico di riferimento: si tratta di capire a chi rivolgersi e quali sono le esigenze del pubblico di trasferimento;
  • Scegliere il messaggio da trasmettere: in questa fase si studiano i competitor per dare una precisa identità al luogo da promuovere e trovare il giusto tone of voice;
  • Creare il marchio: nel destination branding il lavoro si conclude con la creazione di logo, claim e grafica del brand.

In tutte queste fasi è importante rivolgersi a professionisti del settore specializzati nella creazione di strategie di destination branding di successo. Contattaci per saperne di più!