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SEO e Intelligenza artificiale: cosa cambia?

Oggi l’Intelligenza Artificiale o AI è parte integrante della nostra quotidianità ed è capace di emulare il ragionamento umano, basti pensare al riconoscimento facciale e vocale dei moderni sistemi di sicurezza. Vediamo allora cosa è l’intelligenza artificiale e cosa cambia per chi fa SEO.

Cosa è l’intelligenza artificiale

Con Intelligenza Artificiale si intende il ramo dell’informatica che dota le macchine di caratteristiche di prerogativa un tempo solo umana come la percezione visiva, spazio-temporale o decisionale. La macchina è programmata sulla base di algoritmi che generano una conoscenza di base e una conoscenza basata sulle esperienze.

Si parla, a tal proposito, di machine learning, termine usato da tempo nel settore automotive e manifatturiero e che oggi si applica anche al digital marketing e alla SEO. Come si può usare l’AI per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca?

AI nella SEO e RankBrain

La prima associazione tra AI e SEO risale al 2015 con l’algoritmo RankBrain che affinava i risultati di ricerca sostituendo i termini con query migliori grazie all’Intelligenza Artificiale. Quando l’algoritmo si trovava davanti a nuove query cercava di sostituirle con termini simili sulla base dei fattori di concetto e contesto.

Si tratta di una sostituzione fondamentale quando la query digitata dall’utente è nuova o contiene termini colloquiali e neologismi o, ancora, è una query long tail. Ecco perché è importante piacere all’algoritmo e fare SEO in un contesto dominato dall’AI significa in particolare:

  • migliorare la qualità dei contenuti evitando di incorrere nel keyword stuffing o nell’uso eccessivo di link esterni innaturali;
  • ottimizzare le pagine per un argomento di nicchia in modo da far capire all’algoritmi di cosa si occupa il sito e permettere il miglior posizionamento nei motori di ricerca.

Link Building ai tempi della AI SEO

RankBrain e il suo algoritmo influenzano anche la strategia di link building dei siti web e per questo è importante non ottenere link da siti non collegati al proprio settore strategico e al core business dell’azienda. Se un sito che vende scarpe si collega al tema salute e all’importanza di camminare bene va contro RankBrain e penalizza il posizionamento del portale, dato che l’algoritmo ha sicuramente esperienza di siti di scarpe che ottengono link spam da siti di salute.

Come sarà la SEO del futuro con l’AI?

Quale sarà allora il futuro della SEO con l’AI? Senza dubbio le aziende che hanno come obiettivo quello di migliorare il customer journey dovranno tenere conto dell’Intelligenza Artificiale. Tra le possibili applicazioni della AI alla SEO ci sono:

  • Interazione omnichannel: oggi gli utenti usano più device contemporaneamente e i sistemi di AI devono garantire servizi istantanei per ogni device, senza far ripartire da zero la navigazione quando si cambia dispositpinivo;
  • Ricerca vocale: oggi le persone parlano con i dispositivi come se fossero umani e l’AI può essere usata per avere un servizio clienti sempre attivo, che renda la conversazione simile a quella fatta con un operatore umano.

In conclusione, l’AI sembra destinata a cambiare il modo di fare SEO e di ottimizzare i siti web per i motori di ricerca, anche se il lavoro umano non sarà mai totalmente rimpiazzato e un servizio tecnico asettico non potrà sostituire l’operatore di call center umano, capace di rendere l’esperienza dell’utente sul sito utile e positiva.  In tutto questo Aggressivity si pone come partner per la realizzazione di strategie SEO al passo con i tempi e per aiutare le aziende che credono nell’innovazione a crescere online, restando competitive, trovando sempre nuovi clienti e vedendo aumentare nel tempo vendite e fatturato. Contattaci per studiare la tua strategia SEO ai tempi dell’AI!