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Strumenti SEO: i migliori tool sul mercato

Chi si occupa di SEO non deve solo avere conoscenze, competenze ed esperienza, ma anche poter contare su strumenti SEO avanzati. In questo post di Aggressivity vogliamo indicarvi i migliori tool sul mercato e gli strumenti SEO che non possono e non devono mancare nella vostra cassetta degli attrezzi.

Strumenti SEO: tre tool essenziali

I primi tool che vi presentiamo sono essenziali per il successo del sito web, ma necessitano della proprietà del sito per essere usati. Il loro vantaggio sta nell’offrire dati reali basati sull’effettivo comportamento degli utenti.

Google Search Console

Si tratta dello strumento più importante per ottimizzare e monitorare la SEO del sito e offre sia dati tecnici, sia informazioni utili all’attività di marketing. Per usarlo è necessaria una proprietà del sito verificata. Tra i dati che si possono ottenere da Google Search Console ci sono:

  • Copertura;
  • Sitemap e analisi del robots.txt;
  • Rimozioni pagine dall’indice di Google e impostazione dei parametri per guidare la scansione del sito;
  • Dati strutturati;
  • Rendimento del sito e backlink.

Google Analytics

Anche se non sembra un vero e proprio tool SEO, Google Analytics analizza comportamento degli utenti e usabilità del sito e permette di ottenere dati su visite, permanenza sulla pagina, contenuti visitati, frequenza di rimbalzo e referral. Da poco è uscito Google Analytics 4, una vera evoluzione e rivoluzione nel settore della SEO.

Bing Webmaster Tools

Le quote di mercato di Bing in Italia sono davvero minime rispetto a Google eppure questo tool è davvero ben fatto e può essere usato indipendentemente dal posizionamento su Bing. Possiamo definirlo l’equivalente della Search Console e offre consigli su title, meta description, ALT delle immagini, rel canonical e tanto altro ancora.

Gli strumenti SEO per il crawling e l’analisi tecnica

Chi deve fare la scansione del sito e simulare il comportamento del crawler troverà un valido alleato in Screaming Frog, uno strumento che gli specialisti SEO non possono non conoscere. Questo tool fa il crawling del sito simulando il comportamento del BOT e permette di ottenere l’alberatura del sito web, analizzare dati e pianificare eventuali ottimizzazioni.

Ad esempio, indica pagine con title lungo, breve o duplicato, ma anche presenza e assenza dei tag H, pagine 404, peso ed alt text delle immagini e tanto altro ancora. La versione free prevede una scansione pari a 500 URL, ma data la potenza dello strumento se ne consiglia l’acquisto.

Tool SEO per la ricerca delle parole chiave

Nella realizzazione dei migliori contenuti per il web è fondamentale la ricerca delle keyword. Per questo in Aggressivity usiamo e consigliamo di usare le suite SEMrush e SEOzoom per monitorare i progetti online, da affiancare a Google Ads e allo strumento di pianificazione delle parole chiave.

Si tratta di un tool efficace anche per l’attività SEO e che permette di cercare le keyword per lingua e località offrendo una stima delle ricerche mensili. Inoltre è uno strumento gratuito, anche se i dati sono forniti in formato di range e non sono precisi quanto quelli di suite dedicate come SEOzoom e SEMrush.

SEMrush

Questo strumento è uno dei più apprezzati da chi fa Search Marketing e ha numerose funzionalità, anche se si usa principalmente per la ricerca di keyword e le analisi di mercato. L’analisi restituisce parole chiave correlate, keyword potenziali dei competitor, stime sui volumi, contenuti indicizzati e keyword difficulty.

Le ricerche riguardano il mercato italiano ed altri mercati e lo specialista SEO ottiene anche spunti e indicazioni su come strutturare il contenuto per il web.

SEOZoom

Progetto italiano e più giovane di SEMrush, SEOZoom ne ricalca le funzionalità e permette di analizzare le keyword nel mercato italiano, spagnolo e inglese. Molto ben fatta e la sezione degli strumenti editoriali e del site builder, che aiuta chi fa SEO a strutturare l’alberatura del sito web.

La metrica di riferimento Zoom Authority è oggi usata per valutare l’autorevolezza di un dominio online.

Tool tecnici: analisi della velocità e dei tempi di caricamento

Tra i fattori di posizionamento sulla SERP di Google ci sono velocità e tempi di caricamento. Per monitorarli Aggressivity usa principalmente due tool.

Google PageSpeed Insight

Si tratta del tool di Google che monitora le performance del sito web e chi usa un CMS difficilmente otterrà punteggi elevati da mobile. Inoltre offre suggerimenti di ottimizzazione applicabili anche da chi non ha competenze tecniche oltre ad altri consigli più specifici.

GTmetrix

Si tratta dell’alternativa più apprezzata al tool di Google e di uno strumento molto utile e completo anche nella versione free. Per accedere alle impostazioni avanzate si consiglia di creare un account, con la possibilità di generare un PDF una volta completata l’analisi delle prestazioni del sito.

Il tool perfetto per il monitoraggio dei backlink

Il tool che meglio di tutti permette di ricostruire il profilo dei backlink di un sito o una pagina è sicuramente Ahrefs, creato per i link builder di professione e uno dei più potenti nell’individuare i link in ingresso. L’unico svantaggio è il costo, non proprio basso, che penalizza i piccoli imprenditori e chi è all’inizio della sua attività di SEO. Tra i dati che offre ci sono:

• domini linkati;

• dettaglio sui backlink specifici;

• anchor text utilizzati;

• metriche di valutazione dell’autorevolezza di un link.

Come vedi fare SEO è sì una questione di esperienze e competenza – e a noi di Aggressivity non mancano sicuramente – ma anche di strumenti e tool da usare nell’attività quotidiana. Questi sono i principali e ci piacerebbe conoscere la tua opinione!