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Timing e pressure nell’organizzazione dell’email marketing

Sono tanti i post e gli ebook che trattano il tema dell’email marketing, ma pochi analizzano nel dettaglio la tempistica di invio delle email e la pressure, ossia la pressione che subiscono i destinatari. Per questo, noi di Aggressivity abbiamo deciso di dedicare un post a questo tema. Buona lettura!

Timing di invio: cosa dicono i dati

Diversi studi evidenziano come in certi mesi i tassi di apertura delle email siano veramente bassi, in altri questa percentuale è, invece, molto più alta. In linea di massima il tasso di apertura cala gli ultimi mesi dell’anno, anche se i volumi di invio di email in ambito B2B e B2C sono distribuiti in maniera simile.

Analizzando volumi e aperture di email nei diversi giorni della settimana e nelle 24 ore giornaliere, emerge come l’attività sia più intensa al mattino per poi calare dall’ora di pranzo e rimanere stabile fino alle 19. Inoltre, la maggior parte degli invii si concentra nei giorni feriali, con un netto calo nel weekend.

L’importanza della pressure, la pressione subita dai destinatari

Come rispondono, allora, i destinatari alle email che ricevono in un determinato periodo? In generale, se si considerano i destinatari che hanno aperto le email, l’incremento della pressure impatta positivamente sul tasso di apertura. Considerando, invece, tutti i destinatari di un singolo invio, aumentare la pressione diminuisce il tasso e la percentuale di apertura delle email.

Cosa significa? In breve, la maggiore pressione esercitata sul destinatario da parte dell’azienda porta a un maggior numero di interazioni complessive con l’email e a un decremento del numero di lettori della singola email. La pressure impatta anche sul tasso di disiscrizioni volontarie e ad una maggior pressione settimanale aumenta il numero di destinatari più propensi a disiscriversi dal servizio di newsletter o email marketing.

Tuttavia, non si tratta di dati allarmanti dato che un certo tasso di disiscrizione è fisiologico per ogni database aziendale e una pressure debole aumenta il rischio di un basso tasso di coinvolgimento dell’audience.

Lo studio MailUp 2020: gli invii durante l’anno

Dallo studio effettuato da MailUp a giugno 2020 emerge come nei primi mesi dell’anno vi sia un basso volume di email inviate, mentre da settembre a dicembre questi aumentino in modo considerevole.  Il tasso di apertura, inteso come UOR o Unique Open Rate, registra, invece, un calo negli ultimi mesi dell’anno proprio in coincidenza con l’aumento dei volumi di invio.

L’indice UOR aumenta, invece, quando i volumi sono più contenuti ovvero a gennaio, mese in cui si registra il maggiore tasso di apertura pari al 31,8%. In questo caso fa eccezione agosto, mese di inerzia diffusa sia da parte delle aziende, sia da parte dei destinatari.

Non è tutto. MailUp ha condotto la sua indagine su cinque settori commerciali per comprendere e analizzare il comportamento di aziende e destinatari nell’arco dell’anno. Prendendo, ad esempio, il caso del Retail il volume di invio cresce da gennaio a maggio per poi calare. Cosa dire, invece, per quanto riguarda orari e giorni della settimana?

In questo caso il comportamento dei destinatari e il tasso di apertura varia a seconda dell’orario di invio, con una netta differenza tra giorni feriali e festivi. Inoltre le 9 del mattino sono l’orario di maggiore apertura sia nei giorni feriali, sia nel weekend. In questo caso, analizzando il settore Finanza/Banche si registrano UOR elevati (pari anche al 55,3%) alle 14 dei giorni feriali e spiccano le aperture per invii delle ore 7, con tassi di apertura anche del 63,1%.

Lo studio di MailUp 2020: la pressure

Come abbiamo detto, con il termine pressure si intende la pressione ovvero il numero di messaggi che un destinatario riceve in un determinato periodo. Il settore con minor tempo tra un invio e l’altro è sicuramente il Retail, con una email ogni 5 giorni, seguito dalla moda.

Nel campo della finanza, invece, si registra una situazione opposta con una media di 26 giorni tra un invio e l’altro e anche nei casi migliori non si scende oltre i 14 giorni.

Analizzando, invece, la regolarità e irregolarità della pressione, il 18% dei destinatari delle campagne di email marketing riceve i messaggi con una pressure regolare da 0 a 4 giorni, il 19% dai 5 agli 8 giorni e il 63% dei destinatari riceve email con variabilità maggiore agli 8 giorni.

Le prestazioni di DEM e Newsletter

Se analizziamo la tipologia di email inviate dalle aziende, notiamo come le preferenze di invio siano nei giorni feriali anche se per quanto riguarda le DEM ci sono buoni livelli anche durante il weekend. Nel dettaglio, l’invio di newsletter vede un picco nella mattina, per poi decrescere e risalire nel tardo pomeriggio, mentre le DEM vedono un picco solo nelle ore del mattino e nella settimana lavorativa.

Anche i tempi di apertura di DEM e newsletter sono piuttosto simili, senza particolari differenze tra i giorni della settimana. Si segnala solo un tempo leggermente più lungo nel weekend.

Quando inviare la propria campagna di email marketing?

Come avrai capito, pianificare una campagna di email marketing è un lavoro da professionisti. Se ti stai chiedendo quando inviare le tue DEM e newsletter, ecco i consigli di Aggressivity, che sa bene come ogni azienda e ogni destinatario siano diversi e richiedano uno studio personalizzato.

Tuttavia, possiamo individuare alcune regole generali, tra cui:

  • necessità di trovare il proprio timing ideale per l’invio delle campagne di email marketing;
  • necessità di conoscere i destinatari delle email;
  • importanza di capire cosa comunicare in ogni messaggio;
  • studio dei dispositivi con cui viene letto il messaggio (desktop o mobile).

Il nostro consiglio per realizzare una campagna di email marketing di successo è fare un A/B test, ma se hai dubbi e cerchi una consulenza specializzata contattaci per maggiori informazioni!