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Vecchie Abitudini SEO da non considerare nel 2020

Anno nuovo, nuove attività e tecniche per l’ottimizzazione sui motori di ricerca… Sembra proprio che in questo 2020 gli esperti SEO dovranno abbandonare qualche vecchia abitudine sia perché non funziona più, sia perché potrebbe portare alla penalizzazione del sito web. Tu sei aggiornato sull’argomento? Se la risposta è no, ecco in questo post una breve guida sulle vecchie abitudini SEO da non considerare nel 2020. Cominciamo!

1. Creare pagine con contenuti simili

Un tempo gli specialisti SEO consigliavano la creazione di più pagine con contenuti simili per migliorare il posizionamento di determinate parole chiave e se lavori da tempo nel settore sono sicura sia capitato anche a te.  Tuttavia questa strategia oggi non funziona più e creare contenuti uguali cambiando solo qualche dettaglio, come il nome della città o del prodotto, può risultare dannoso per il corretto posizionamento del sito web.

2. Fare link building per migliorare il posizionamento del sito

Da sempre l’acquisizione di link di valore è importante per migliorare il posizionamento del sito, ma l’attività di link building è una tecnica da portare con sé nel 2020 solo se fatta con buonsenso, altrimenti è meglio lasciare perdere. Ricordo, infatti, che il link ottenuti in modo innaturale, gli elenchi di link e i link acquistati sono alcune tecniche che nel nuovo anno verranno ancora più considerate spamming. Ecco perché il mio consiglio, all’inizio di questo 2020, è quello di abbandonare la link building aggressiva, per orientarsi ad una strategia a favore dell’utente e capace di dare valore alla pagina web.

3. Aggiungere contenuti solo per l’attività SEO

Sicuramente il contenuto di valore è fondamentale per il buon posizionamento del sito web e non si può pensare di fare SEO senza contenuti. Attenzione, però, a un’abitudine che ancora troppo spesso noto sui siti web ovvero l’aggiunta di contenuti marginali, che poco hanno a che fare con il contenuto centrale della pagina e servono esclusivamente al posizionamento sui motori di ricerca.

Nel 2020 questa tecnica, infatti sarà penalizzata e sarà assolutamente inutile pubblicare grandi quantità di contenuti solo per aumentare il numero di pagine di un sito web: Google l’ha ripetuto più volte, conta solo il contenuto di qualità, capace di fornire all’utente tutte le informazioni che cerca in modo chiaro e completo.

4. Non prestare attenzione ai problemi tecnici del sito

Un’altra abitudine SEO da non portare con sé nel 2019 è quella di lavorare al posizionamento delle keyword senza fare un’accurata analisi dei problemi tecnici del sito web, dato che nella maggior parte dei casi a penalizzare il posizionamento SEO è proprio questo tipo di problema. Vietato, quindi, aggiungere contenuti e link senza sistemare i seguenti errori:

  • redirect impropri;
  • caricamento lento delle pagine;
  • errori nella versione mobile;
  • presenza di contenuti bloccati;
  • pagine erroneamente classificate come noindex.

5. Dimenticare l’ottimizzazione delle immagini

Uno degli errori SEO più frequenti (e che, probabilmente, hai fatto anche tu!) è quello di dimenticarsi di ottimizzare le immagini, in particolare il nome del file e l’attributo alt in cui deve essere presente la keyword per cui si vuole ottimizzare la pagina. In particolare l’immagine da inserire nella pagina web deve essere coerente con l’argomento della stessa e contenere una parola chiave nella descrizione.

Siamo nel 2020, ma ti senti ancora nel passato? Allora il nostro consiglio è aggiornarti sulle nuove tecniche SEO e abbandonare le cattive abitudini del passato, in modo da essere al passo con i cambiamenti degli algoritmi e migliorare nel tempo il posizionamento del tuo sito web. Se, tuttavia, pensi di non avere tempo per studiare e leggere le ultime novità del settore, contattaci per una consulenza!

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