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Promuoversi efficacemente su Facebook: ce lo racconta Stefano e Paolo di Social Efficace

Siamo al nostro 3° appuntamento con l’intervista al “professionista del web”. Oggi i nostri esperti sono due: Paolo Casini e Stefano Scarabello di Social Efficace.
Il marketing su Facebook può aiutare a raggiungere il successo del tuo brand, sì ma come? Paolo e Stefano hanno chiacchierato a lungo con noi di Aggressivity, cercando di darci consigli utili su come utilizzare le Pagine e le inserzioni di Facebook per le aziende.

Buona lettura!

Da quando avete iniziato a vedere i primi risultati del vostro lavoro? Quali sono stati i primi segnali che evidenziavano il fatto del “ce la stiamo facendo”?

Parlando di Social Efficace, fin dal primo mese. Il progetto e il sito non sono partiti a caso, ma con un’idea e una strategia precisi. Nel momento in cui il sito è stato pubblicato per la prima volta (tra agosto e settembre 2014) oltre ai contenuti era già presente un sistema di acquisizione contatti di clienti potenziali, un funnel di email marketing e un’offerta.

Non avevamo ancora sviluppato i corsi sui Facebook Ads che ora sono il nostro business principale, e sostanzialmente vendevamo consulenze, ma già dal primo mese ne abbiamo vendute alcune. Non molte, ma d’altronde eravamo dei perfetti sconosciuti, senza alcuna referenza, con un sito in piedi da qualche giorno.

Anche solo qualche centinaio di euro rappresentano un traguardo notevole per chi parte in queste condizioni.

Ovviamente il sito non era la nostra unica entrata, perché appunto, nonostante generasse già delle entrate, non erano sufficienti. Le maggiori entrate in quel periodo erano dovute a clienti che seguivamo direttamente.

Comunque da lì in poi per Social Efficace è stato un crescendo, mese su mese, ma i primi segnali concreti che ci hanno fatto capire “si, gli sforzi e le fatiche iniziali stanno venendo ripagate. Ce la stiamo facendo!” sono arrivati circa 6 mesi dopo.

Il traffico proveniente da Google, grazie al lavoro di posizionamento SEO, subì un’impennata. Incominciavamo ad acquisire una certa autorità e “Facebook Advertising START”, che è stato il primo corso online in Italia sulle basi dei Facebook Ads e che avevamo da poco creato ed iniziato a vendere, ha avuto un buon successo.

Le entrate dal sito iniziavano ad essere consistenti, ben più di qualche centinaio di euro come i mesi precedenti. Da allora sono passati altri 3 anni e, nonostante di strada ne vogliamo fare ancora tanta e puntiamo a far esplodere ancora di più i risultati, guardandoci indietro abbiamo raggiunto traguardi che mai avremmo immaginato.

Questo però, specie all’inizio non lo sai, e vivi ogni nuovo mese col dubbio che, nonostante i risultati positivi del mese precedente, potrebbe non andare ancora così bene. Quindi, nonostante i risultati positivi passati, guardando davanti non c’è mai la sicurezza e la certezza di avercela fatta. Non finché non diventi il leader indiscusso del tuo mercato di riferimento.

Sappiamo che tu Paolo, hai iniziato la tua carriera in qualità di Seo. E tu, Stefano, eri intenzionato a trasferirti all’estero per approfondire i tuoi studi linguistici, giusto? Cosa vi ha spinti a specializzarvi in ambito “social marketing”?

Paolo:
“Sì… il mio primo lavoro fu proprio quello del SEO, ma è durato poco, circa un anno. Poi ho cambiato e per 7 anni sono stato programmatore Java per applicazioni web in ambito bancario per una grossa azienda di informatica.

Riguardandomi alle spalle mi è capitato spesso di pensare di aver fatto un percorso strano. In un certo senso, dopo anni sono tornato alle origini. Avevo proprio iniziato nel Web Marketing, in un periodo in cui stava nascendo, era agli albori, ma ero ancora troppo immaturo per capire che miniera d’oro avevo fra le mani, e me la sono lasciata sfuggire.

Vi sono tornato molti anni dopo, ma purtroppo un po’ troppo tardi, il mercato era già esploso e chi c’era dall’inizio ha fatto delle fortune, mentre ora toccava sudare per entrare e ritagliarsi un angolo. Tutto sommato ci è andata comunque bene, perché negli ultimi 3 anni le cose sono diventate ancora più difficili.

Girano ancora diverse “truffe” su come grazie al web puoi fare un sacco di soldi in poco tempo lavorando pochissimo o quasi senza sforzo. Sono retaggi di un “vecchio passato”, quando il web era il “far west”, ma ora non è più così. Ora c’è solo da lavorare tanto e farsi, come si suol dire, “un mazzo così”.

Lo dico per esperienza personale, perché purtroppo e per fortuna il mio percorso è iniziato un po’ così.

Sono sempre stato uno smanettone, anche da programmatore lavoravo comunque con tecnologie del web, ma ero insoddisfatto del mio lavoro da dipendente e volevo cambiare.

Un giorno, partecipando ad un webinar dove si parlava dei nuovi lavori nati dal web, mi capitò di sentir parlare di Facebook Marketing e di come si poteva usarlo per guadagnare.

Facebook… io che a solo sentir parlare di Facebook, aborrivo… tutti mi dicevano: “fatti Facebook!” (compreso Stefano, il mio attuale socio, di cui sono prima di tutto amico da anni), ma io non ne vedevo l’utilità.

Fu un fulmine a ciel sereno. D’un tratto, una cosa che a me sembrava inutile e frivola, nascondeva in sè un potenziale pazzesco, e un’utilità vera, pratica, concreta per le aziende per trovare clienti e fare profitto.

Coinvolsi Stefano e gli feci conoscere anche a lui questa opportunità.

Decidemmo quindi di informarci e acquistammo subito un paio di corsi che parlavano di come guadagnare con Facebook, e all’epoca non c’era nulla di serio, solo fuffa o truffe mascherate, ma non lo sapevamo, quindi ci prendemmo delle belle fregature.

I contenuti c’erano, ma erano totalmente sbagliati, fuorvianti e avevano un approccio veramente poco etico, e abbiamo pagato caro la nostra inesperienza.

Io sull’onda dell’entusiasmo decisi persino di mollare il posto fisso. Avevo un contratto a tempo indeterminato. Pura follia! Mi chiedo ancora se è stato coraggio o semplice pazzia.

Comunque a ripensarci fummo proprio dei boccaloni… eravamo cascati anche noi nelle trappole dei “soldi facili”… ma non tutti i mali vengono per nuocere.

Pensavamo che con quelle informazioni (fasulle) avremmo spaccato il mondo, e invece ci siamo presi dei bei calci sui denti.

Potevamo mollare, come fanno tanti, o cercare l’ennesima fregatura da prendere, ma nonostante tutto avevamo scoperto degli argomenti che ci appassionavano veramente, il Marketing, Facebook come strumento per promuovere le aziende, attirare clienti e vendere.

Così ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo imparato dai nostri errori e studiato tanto, guardando oltre oceano per trovare fonti realmente esperte e autorevoli sulla materia, e ci siamo sporcati le mani provando e facendo le cose sul campo, prima coi clienti locali, poi direttamente su noi stessi con Social Efficace.

Ecco come è nata la nostra grande passione per il lavoro che facciamo.”

Stefano:
“L’idea di trasferirmi all’estero non era del tutto legata all’approfondimento degli studi linguistici, nasceva per lo più dal fatto che in quegli anni il mercato del lavoro era radicalmente cambiato ed era piuttosto difficile trovare interessanti opportunità di crescita professionale.

Dall’altro lato vedevo diversi conoscenti o amici che avevano espatriato trovando percorsi che qui in Italia era molto difficile imboccare. Se non avessi iniziato tutto questo con Paolo, non so se ora sarei qui in Italia.

Sono stati diversi fattori a spingermi a prendere questa strada con Paolo, tra i più forti direi la voglia di imparare, e di fare qualcosa di buono, per me e per gli altri.

La passione per la tecnologia e il web le do per scontate :)”

Potreste elencarci 3 elementi che non possono mancare in una campagna Facebook vincente? E cosa invece è da evitare?

Non a caso, dei tre elementi te ne darò due che non sono direttamente legati a Facebook e solo uno sugli aspetti “tecnici” delle campagne Facebook Ads.

Come primo elemento è fondamentale conoscere il proprio pubblico target, le persone a cui rivolgerai il tuo marketing, che problemi e desideri hanno e soprattutto che soluzioni hanno già nella loro testa, ovvero chi sono i tuoi competitor, che posizione hanno e come il tuo prodotto/servizio si differenzia.

Il secondo elemento, influenzato dal primo, è la tua strategia, ovvero con cosa e come vuoi raggiungere tali persone, catturarle e convertirle in clienti paganti. Bisogna avere questa “macchina” creata, attiva e funzionante, e l’obiettivo è prendere le persone e metterle lì dentro.

Altrimenti, senza questo, quasi sicuramente ciò che farai in Facebook (come anche altrove) sarà fine a se stesso e non produrrà risultati reali di business.

Il terzo elemento per creare una Campagna pubblicitaria vincente su Facebook non è altro che capire come declinare in concreto quanto hai pianificato lavorando sui due elementi precedenti, cioè quali strumenti e impostazioni usare fra quelli offerti da Facebook.

Quale obiettivo scegliere, quale pubblico target (Personalizzato? Simile? Per interessi? Per demografica?) creare e usare, quali impostazioni sfruttare e via dicendo. Ma questo ti è chiaro nella mente solo se hai fatto il lavoro prima.

Come vedi le campagne vincenti nascono molto a monte, quando si usa la testa e si pianifica prima di fare.

Cosa evitare? Sicuramente di buttarsi a fare pubblicità su Facebook senza prima avere un piano preciso di cosa si voglia fare, dall’inizio alla fine. Anche le campagne per acquisire interazioni (es: “mi piace”) sono utili e hanno uno scopo, ma non se vengono usate alla buona senza i primi due elementi citati sopra.

La seconda cosa da evitare è di usare uno strumento, in questo caso i Facebook Ads, ma vale anche per qualsiasi altro, senza prima aver imparato a conoscerlo ed usarlo.

E’ proprio per tutti questi motivi elencati sopra, sia positivi che negativi, che noi abbiamo puntato alla formazione di imprenditori e professionisti su questi argomenti, e abbiamo creato i corsi di Social Efficace.

Do un quarto elemento bonus: c’è chi sfrutta Facebook solo per ottenere visibilità e interazioni, ma sappiamo essere un errore perché questo non genera business concreto; e c’è chi sfrutta Facebook per fare Lead Generation a freddo portando fuori le persone da Facebook e trascurando Pagina, interazioni, visibilità, ecc… è meglio del primo caso, funziona, ma ci si limita a grattare solo la superficie.

Per ottenere il massimo dell’efficacia dallo strumento Facebook, e quindi campagne pubblicitarie vincenti e di estremo successo, bisogna utilizzare strategie che combinano assieme entrambi gli aspetti.

…to be continued